lunedì 20 ottobre 2008

Freighter (volere volare)






Il 2 marzo 2007 Airbus annuncia la sospensione del progetto A380 Freigheter.



 







Poche righe di agenzia dietro le quali c’è il lavoro di migliaia di persone.



Dietro quel laconico annuncio ci sono due anni e mezzo della mia vita che non prenderanno il volo.



Due anni di sacrifici, di viaggi in Germania prima e a Nola poi, di aerei presi alle 6 del mattino.



Due anni e mezzo fatti di ore dietro un monitor, spese a creare piccole parti di un sogno, a verificare calcolare controllare, ricontrollare.



Due anni e mezzo di sudore della fronte, di sabati spesi in ufficio di riunioni cariche di insulti al limite del personale, e a volte oltre, di sangue amaro di fegato malato, di notti insonni per lo stress.



Due anni e mezzo fatti di piccole e grandi soddisfazioni, nel veder crescere poco a poco il frutto di tutti quei sacrifici, di prendere i primi pezzi in mano, di odore e rumore di officina.



Due anni e mezzo di rapporti umani che si costruiscono e si distruggono.



E poi…quando quasi tutto era pronto per volare…





FINE



 



Una cosa mi ha insegnato il mio lavoro: non sempre i progetti giungono a conclusione, a volte vengono interrotti, sospesi, cancellati, non sempre si ha l’emozione del primo volo.



Allora non conta se il tuo progetto arriverà alla fine, devi dare il massimo, devi metterci tutto te stesso e tutte le tue energie, sacrificarti, e soprattutto crederci fino in fondo, se vuoi arrivare a volare…altrimenti puoi continuare a camminare coi piedi per terra.

12 commenti:

  1. meglio imparare a volare mantenendo i piedi per terra.

    Buon viaggio:-)

    RispondiElimina
  2. sempre saldi...

    ...ma lo sguardo volto alle stelle

    RispondiElimina
  3. più si vola in alto e più ci sarà il rischio di farsi male cadendo a terra... ma credo che la vista da lassù sia qualcosa di unico. e varrà ben la pena di una culata più sonora al rientro- o magari si impara a volare e non si torna più giù..

    RispondiElimina
  4. si Pat la vista da lassù vale qualche sonora culata...e poi chissà...si impara a volare

    RispondiElimina
  5. eh.

    non tutti i lavori sono per tutti.

    (pensa se non ci fosse nessuno a vendere i cavi della tv)



    ok, non sono affatto romantica.

    i miei commenti stonano sempre.

    (ma pensa se non ci fosse nessuno a far stonare i commenti)

    RispondiElimina
  6. hai ragione lamicragna, ma non tutto nascono per volare :-)



    per i commenti stonati mi sa che devi metterti in coda...ma qui c'è posto per tutti ;-)

    RispondiElimina
  7. Hai perfettamente ragione nella tua considerazione...non tutti i sogni si realizzano ma questo non ci impedisce di continuare a sognare nè tantomeno di lottare per raggiungere quel sogno.

    Un abbraccio.

    Giò

    RispondiElimina
  8. grazie Giò, bisogna sempre crederci per poter almeno provare a volare :-)

    RispondiElimina
  9. già. ma camminare non da le stesse soddisfazioni di volare.



    volare è impegnativo. troppo a volte. ma di certo è uno degli scopi per cui vale la pena alzarsi la mattina

    RispondiElimina
  10. e rischiare...proprio quel che volevo dire io RossoFrancesca

    RispondiElimina
  11. E' un peccato però

    un grosso abbraccio

    RispondiElimina
  12. si, un peccato, ormai era quasi tutto pronto, ma bisogna sapersi rialzare e riprendere ad andare avanti

    RispondiElimina